Con l’avvicinarsi della fine dell’anno e della data di deposito dei Bilanci, ricordiamo che, tra i servizi che la nostra società presta su mandato fiduciario, vi è l’acquisto di crediti ceduti “pro-soluto”, operazione che consente di “ripulire” il bilancio ottenendo anche un risparmio economico/fiscale.
Tale procedura, a differenza di quella generalmente proposta dalle società “finanziarie”, offre un duplice vantaggio:
- La società che cede realizza una perdita fiscalmente deducibile con il conseguente risparmio d’imposta (Circ. Agenzia delle Entrate n. 14 del 04/06/2014);
- In caso di eventuale successivo incasso parziale o totale del credito, la società fiduciaria versa al suo fiduciante (effettivo acquirente del credito) la somma ricevuta. Sulla plusvalenza, costituita dalla differenza tra la somma incassata e il prezzo di acquisto del credito, è dovuta l’imposta sostitutiva (capital gain) del 26% che verrà da noi trattenuta dall’importo incassato, e versata all’erario. Di conseguenza il fiduciante non dovrà inserire la plusvalenza nella sua dichiarazione dei redditi.
Qualora la cedente abbia già avviato un’azione legale per il recupero del credito, la nostra società, diventando acquirente, può proseguire nell’azione di recupero.